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simone brunello

E' il primo CAA in Italia dedicato al mondo della pesca, quello aperto nello sportello Confcooperative di Porto Tolle. Il centro assistenza nasce per supportare cooperative e imprese tenute a dotarsi del Fascicolo Elettronico.

 
Il Fascicolo elettronico

Con una Delibera della giunta regionale, quest’estate la Regione Veneto ha introdotto la necessità di dotarsi del Fascicolo Elettronico per chiunque voglia avere rapporti con la pubblica amministrazione a partire 1° novembre.

“Si tratta di tutte quelle pratiche che gli operatori della pesca e dell’acquacoltura possono fare per ottenere, ad esempio, contributi a valere su bandi del programma pesca o per altri rimborsi e agevolazioni”, spiega Marco Spinadin, responsabile regionale del Settore Pesca di FedagriPesca.

Il Veneto è la prima Regione in Italia che ha adottato questo strumento, già ben conosciuto e collaudato nel settore agricolo.

 

Lo sportello locale

“La nostra associazione di categoria - prosegue Spinadin - ha organizzato una risposta di prossimità per le cooperative e imprese della pesca e i singoli operatori di acquacoltura con propria partita IVA, per potere assistere il comparto rispetto a quest’adempimento nel modo più efficace e con un sistema appoggiato ai nostri centri servizi pesca sia in Polesine, che nel veneziano".

Per gestire il fascicolo elettronico si può dunque fare riferimento ad un apposito sportello autorizzato, il CAA. “Abbiamo abilitato il nostro ufficio di Porto Tolle a questo scopo – aggiunge Simone Brunello, direttore provinciale di Confcooperative – e sarà di fatto il primo CAA d’Italia specificatamente dedicato agli operatori della pesca e dell’acquacoltura.”

Il sistema organizzativo può contare sul supporto dei consorzi e delle cooperative della pesca del territorio che raggruppano la maggior parte degli operatori locali e avrà punti di riferimento anche a Porto Viro e Rosolina: il mercoledì mattina presso la Cooperativa Pescatori Eridania, il giovedì pomeriggio presso gli uffici del Consorzio Delta Nord; le altre mattine e pomeriggi a Porto Tolle presso l’ufficio di fronte al Municipio.

 

Cosa cambia per le imprese

Si tratta di un percorso nuovo, che porterà ad una svolta nelle modalità di operare con la pubblica amministrazione da parte degli operatori che finora hanno avuto come riferimento il Centro Servizi Pesca, oltre che le loro cooperative, per le domande di contributo. “E così si potrà continuare a fare – concludono Spinadin e Brunello – con la possibilità che questa specializzazione possa portare un valore aggiunto ad un comparto economico così importante per il territorio”.
In questa fase il CAA Pesca sta già raccogliendo i mandati per aprire il fascicolo elettronico. Successivamente si seguiranno le linee della Regione Veneto per la realizzazione di tutti gli interventi che si renderanno necessari.

 

A chi rivolgersi

Chi è interessato all’apertura del fascicolo può già rivolgersi per informazioni alla propria cooperativa o rivolgersi direttamente al CAA: tel. 0426 380694 - e-mail portotolle.federcoopesca@confcooperative.it (dott.ssa Ilaria Beltrami)

 

“Accogliamo la sfida di essere capofila per i comuni interessati a proporre lavori di pubblica utilità ai propri cittadini in situazione di fragilità sociale: un bisogno molto sentito nel nostro territorio, che diventa una forte necessità in questa drammatica situazione sociale ed occupazionale, che si sta delineando come effetto della pandemia”.

Così Pier Paolo Frigato, presidente di AS2 Srl  – Azienda Servizi Strumentali, che a fianco della mission che finora ha svolto, ossia il supporto alle pubbliche amministrazioni locali attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, da fine gennaio gestisce anche il ramo della “progettazione a valere sui bandi europei e per il welfare”, che ha acquisito dal Consorzio per lo Sviluppo del Polesine.
“Questa acquisizione da Consvipo in liquidazione, è stata l’occasione per continuare a rendere disponibile in Polesine uno strumento di progettazione che possa essere utile ai Comuni per realizzare le iniziative territoriali – continua Frigato – a partire da quelle nell’ambito del welfare, come avviene per questa iniziativa promossa e cofinanziata dalla Regione Veneto".

 

I lavori di pubblica e il ruolo di Confcooperative

I Lavori di pubblica utilità, che in passato hanno coinvolto molti comuni della provincia di Rovigo a vantaggio di oltre 100 beneficiari per ogni edizione, sono un format di politica attiva del lavoro che la Regione Veneto finanzia per sostenere l'impiego di persone che faticano a trovare occupazione in un mercato ordinario e che pertanto hanno la necessità di rimettersi in moto con attività di orientamento e con un’esperienza lavorativa nelle cooperative sociali aderenti al progetto.
“La nostra rete di cooperative sociali sarà pronta anche per questa edizione a fare la propria parte, accogliendo i beneficiari con un’assunzione per la durata dei sei mesi previsti dal progetto – evidenzia Simone Brunello, direttore di Confcooperative Rovigo – Affiancando i comuni per lo svolgimento delle attività di pubblica utilità, con Assercoop come partner operativo del progetto, Confcooperative curerà le attività di orientamento e coaching per i beneficiari e affiancherà AS2 nelle diverse attività di gestione”.

 

Come si svolgeranno i lavori

I lavori che verranno svolti sono quelli di natura straordinaria: servizi bibliotecari, museali, riordino archivi e recupero arretrati di tipo tecnico e amministrativo, attività di abbellimento urbano e servizi ambientali, custodia e sorveglianza di luoghi pubblici, assistenza e supporto scolastico e assistenziale, pulizia e sanificazione di superfici ed interni pubblici, altre attività di manutenzione straordinaria di stabili comunali.
I comuni interessati a partecipare al bando devono fare apposita segnalazione ad AS2, impegnandosi con un cofinanziamento previsto dal bando (come da delibera di giunta regionale 16 del 12 gennaio 2021).
Le imprese sociali e gli enti di terzo settore interessati ad aderire in qualità di ente operativo possono fare manifestazione d’interesse ad Assercoop con le modalità dettagliate a questo link
Mentre le persone che vorranno candidarsi a svolgere i lavori di pubblica utilità nel proprio comune, dovranno attendere la diffusione degli appositi avvisi che saranno pubblicati probabilmente a fine marzo.
“Siamo pronti per ricreare le reti tra comuni ed imprese sociali per partecipare a questo importante bando – concludono Frigato e Brunello – e auspichiamo che ci possa essere un interesse di imprese locali a cofinanziare questa iniziativa così importante per il reinserimento socio-occupazionale di tanti nostri concittadini che hanno bisogno di un aiuto, specie in questo momento così difficile. Un ruolo che in passato è stato della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e che ora auspichiamo possa essere assunto da aziende attente alla responsabilità sociale d’impresa.”