FAQ

cooperative

 

E' aperta l'iscrizione all'elenco permanente degli enti iscritti al 5 per mille. Anche le cooperative sociali possono farne richiesta, iscrivendosi

all'elenco degli "enti del volontariato".

Le realtà già presenti non sono tenute a presentare per il 2021 la domanda d’iscrizione per essere ammesse al beneficio.

 

Come iscriversi all'elenco del 5 per mille

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 luglio 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 231 del 17 settembre 2020,  ha modificato i termini e le modalità di accreditamento al riparto del contributo del 5 per mille, nonché i termini e le competenze in materia di pubblicazione degli elenchi degli enti iscritti e di quelli ammessi ed esclusi dal contributo.

 

Le informazioni più importanti:

  • è stato eliminato il doppio adempimento, domanda di iscrizione e successiva dichiarazione sostitutiva: è prevista invece  un’autocertificazione del possesso dei requisiti, contestuale all’istanza di accreditamento;
  • il termine per presentare l’istanza di accreditamento è stato fissato al 10 aprile per tutte le tipologie di beneficiari. Ma se tale termine scade di sabato o in un giorno festivo, è prorogato al primo giorno lavorativo successivo: per il 2021, dunque, il termine di scadenza è il 12 aprile 2021;
  • l’accreditamento degli enti del volontariato resta di competenza dell’Agenzia delle entrate, fino all’operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Pertanto, gli enti del volontariato presentano l’istanza di accreditamento per l’anno 2021 all’Agenzia delle entrate. Dall’anno successivo all'operatività del RUNTS, per accreditarsi gli Enti del Terzo settore faranno riferimento al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il tramite dell’Ufficio del registro unico nazionale del Terzo settore;
  • Per l’accreditamento delle associazioni sportive dilettantistiche è competente il CONI, che ha stipulato un’apposita convenzione con l’Agenzia delle entrate per la gestione della procedura di iscrizione a decorrere dall’anno 2021;
  • Rimane competenza del Ministero dell’università e della ricerca l’accreditamento degli enti della ricerca scientifica e del Ministero della salute l’accreditamento degli enti della ricerca sanitaria;
  • Restano le disposizioni sulla destinazione della quota del 5 per mille a favore del finanziamento di attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e a sostegno degli enti gestori delle aree protette.
  • L’accreditamento, in presenza dei requisiti prescritti, può essere effettuato anche in più categorie.

 

Pubblicazione degli elenchi

Sono previste le seguenti date per la pubblicazione degli elenchi:

  • 20 aprile, elenco provvisorio dei beneficiari;
  • 10 maggio, elenco definitivo;
  • 31 marzo, elenco permanente degli enti, aggiornato con i nuovi iscritti;
  • 31 dicembre, elenchi degli enti ammessi ed esclusi;

 

Gli elenchi relativi agli enti del volontariato, tra cui le cooperative, saranno pubblicati sul sito dell'Agenzia delle Entrate.

Entro 7 mesi dalla scadenza della dichiarazione dei redditi, l'Agenzia delle Entrate pubblicherà, tra gli elenchi, anche quello degli enti ammessi al contributo con le scelte totali ricevute e gli importi complessivi attribuiti.

 

Per informazioni

La tua cooperativa vuole sapere come accedere al 5 per mille? Hai bisogno di maggiori informazioni su alcuni aspetti specifici?
Contatta Confcooperative al numero 0425 21667 o all'indirizzo rovigo@confcooperative.it

C'è una novità importante per le cooperative, i comuni e i cittadini che beneficiano di molti servizi gestiti in convenzione: con le nuove Linee guida del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ora gli amministratori locali potranno scegliere il principio della "sussidiarietà orizzontale", ossia di collaborare con realtà legate al territorio, anziché la regola della sola concorrenza economica.

 

Lo comunica Confcooperative Rovigo, in una lettera della presidente Cristina Santi, inviata in questi giorni alle amministrazioni locali. Lettera che dà voce alle molte cooperative della provincia che vedono in questa novità legislativa la possibilità di valorizzare finalmente la sussidiarietà e la collaborazione tra gli enti.

Non è un mistero, infatti, che il principio della "cieca concorrenza di mercato" finisca spesso per favorire competitor geograficamente lontani, non certo in base alla qualità dei servizi. "Le recenti aggiudicazioni di gare d'appalto - scrive la presidente di Confcooperative Federsolidarietà - relative ad importanti servizi quali asili nido comunali, accompagnamento socio educativo, assistenza domiciliare, centro antiviolenza, hanno avuto come vincitrici cooperative geograficamente lontane".
E non si tratta semplicemente di scarsa competitività delle realtà locali. Anche perché, come evidenzia Santi, "nel mentre alcune scelte politiche portano alla fine di esperienze cooperative locali, dall'altro le nostre stesse cooperative sociali locali sono sovente chiamate in causa da amministratori, chiedendo collaborazioni in progetti di reinserimento lavorativo".


Ora, però, le amministrazioni locali hanno la possibilità di utilizzare strumenti di gestione dei servizi basati sulla collaborazione. Il decreto pubblicato dal Ministero il 31 marzo scorso, ossia le Linee guida sull’applicazione del Codice del Terzo settore, è molto chiaro: la scelta degli strumenti è “un’opzione politica propria della pubblica amministrazione” che può privilegiare il principio della concorrenza “o, in alternativa – recita il testo – il principio di sussidiarietà orizzontale”. Testo che recepisce una sentenza della Corte costituzionale, che puntava proprio a “smorzare la dicotomia conflittuale tra i valori della concorrenza e quelli della solidarietà”.
In altre parole, le amministrazioni locali possono liberamente scegliere. Da qui l’appello di Confcooperative Rovigo ad un confronto, per avviare una nuova stagione di relazioni basata sul modello della collaborazione: “Più adatto e coerente con uno sviluppo sostenibile, economico e di welfare – scrive Santi – del territorio polesano e delle comunità locali”.

 

Come creare una nuova cooperativa? Occorrono almeno 3 soci e alcuni adempimenti formali. Ma soprattutto occorre un progetto di impresa che sposi i valori del mondo cooperativo. Ecco ciò che occorre sapere per iniziare.

 

Perchè creare una cooperativa?

La forma della cooperativa e della piccola società cooperativa offrono particolari vantaggi, specie in termini di cosi, responsabilità e reti di rappresentanza. E sono anche un modello virtuoso per progetti che aspirano ad avere un impatto positivo sulla società e sul territorio. Come spieghiamo anche qui.

Le cooperative hanno “carattere di mutualità”, ossia prevedono che i soci si sostengano reciprocamente, e destinano il 3% dei propri utili ad un fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. Nascono non per fini di speculazione privata, ma per mettere al centro i soci e assicurare loro lavoro o servizi alle migliori condizioni di mercato. In pratica, nel modello della cooperativa, i lavoratori si uniscono, si autogestiscono e beneficiano assieme dei risultati del loro lavoro.

Gli avanzi di gestione sono patrimonio di tutta la cooperativa e possono essere destinati a investimenti, sviluppo delle attività, creazione di servizi comuni, formazione professionale dei soci.

 

Quali sono i vantaggi di una cooperativa?

Tra i principali vantaggi del modello della cooperativa, vanno ricordati:

  • la limitata responsabilità patrimoniale dei soci;
  • il capitale iniziale ridotto;
  • i costi di gestione minori;
  • la possibilità di appartenere ad un'associazione di rappresentanza con servizi e consulenze specifici;

 

Come creare una nuova cooperativa?

Per costituire una cooperativa occorre:

  • Coinvolgere almeno 3 soci: per la precisione, da 3 a 8 soci per la Piccola società cooperativa, almeno 9 soci per la cooperativa ordinaria;
  • Individuare il nome e le finalità dell'impresa;
  • Redigere un atto costitutivo con il coinvolgimento di un notaio: l'atto deve contenere il nome e la sede della società, l'oggetto sociale, i dati dei soci, la responsabilità dei soci (limitata alla quota sociale) e le condizioni di ammissione, di recesso e di esclusione, informazioni sulla ripartizione degli utili, sugli organi sociali, sulla durata della società e sulle spese di costituzione;
  • Richiedere, dopo la costituzione, il numero di partita Iva;
  • Procedere alla vidimazione dei libri contabili presso la Camera di Commercio.
  • Far depositare dal notaio l’atto costitutivo presso l’Ufficio del Registro e presso la Camera di Commercio;
  • Entro 30 giorni dall'inizio delle attività, comunicare l'avvio alla Camera di Commercio;

 

Quanto costa creare una cooperativa?

Le spese di costituzione di una cooperativa ammontano a circa 1.500 euro. Quali sono? Generalmente le spese notarili, le spese per l'acquisto e vidimazione dei libri sociali e fiscali.

 

Quali caratteristiche ha una cooperativa

Riassumendo, le caratteristiche della cooperativa che si andrà a creare:

  • Un minimo di 3 soci;
  • Una quota di partecipazione del singolo di soci di almeno 25 euro;
  • Una gestione democratica, autonoma e indipendente: tutti i soci hanno uguale diritto di voto a prescindere dalle quote di capitale sociale sottoscritto;
  • I seguenti organi: Assemblea dei soci, Consiglio di amministrazione, Collegio sindacale
  • La caratteristica della mutualità, ossia il divieto di distribuzione di utili ai soci in misura superiore alla remunerazione dei prestiti sociali, il divieto di distribuzione delle riserve ai soci durante la vita della cooperativa, la devoluzione dell'intero patrimonio sociale, al momento dello scioglimento, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione (eccetto le quote di capitale restituite ai soci), la destinazione di una quota degli utili annuali pari al 3% ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.

 

Per maggiori informazioni

Contatta Confcooperative Rovigo per capire come creare la vostra cooperativa ed essere guidati nell'attuare i necessari passaggi.

Puoi chiamarci al numero 0425 21667 o allo 0425 21447. Oppure scrivi a rovigo@confcooperative.it

 

Puoi anche leggere un focus su questo tema a questa pagina o ancora sul sito www.veneto.confcooperative.it

 

 

 

Sabato 12 giugno tutto il mondo della pesca si ferma per protesta contro la decisione della Commissione Europea di ridurre ancora i giorni annui di attività in mare. Una sollevazione, al grido di “Salviamo la pesca”, che coinvolge anche il Polesine e che vede la presa di posizione di Confcooperative Rovigo a fianco dei pescatori.

 

La cooperazione è vicina al mondo della pesca

“Il mondo della pesca è importante non solo perché rappresenta di per sé un importante settore dell’economia – commenta Marco Spinadin di Federagripesca Veneto (nella foto) – ma soprattutto perché è strettamente collegato ad altri comparti, come il turismo e la ristorazione, vitali per il tutto tessuto economico”.
Comparti che a livello locale sono parte dell’identità stessa del Delta e di tutto il territorio polesano. Sono una ventina le cooperative di pescatori affiliate a Confcooperative Rovigo. “Ma è tutto il mondo della cooperazione polesana ad essere vicino ai colleghi cooperatori e operatori della pesca in questa essenziale battaglia per la sopravvivenza”, commenta Simone Brunello, direttore di Confcooperative Rovigo.

 

Il perchè della protesta

La mobilitazione di sabato nasce dalle nuove restrizioni alla pesca previste dalle politiche europee, in particolare dall’approvazione del regolamento per la gestione delle risorse per il Mediterraneo occidentale, che fissa di fatto al 40% la riduzione dell’attività di pesca entro il 2024, come segnalato dall’Alleanza delle cooperative italiane. Una riduzione che si aggiunge al 20% già imposto in tre anni alla pesca italiana e alla demolizione della flotta di oltre il 16% in un decennio.
Lo stato degli stock ittici del Mediterraneo, spiegano i promotori, è imputato interamente alle attività di cattura e in particolare alla pesca a strascico, senza considerare le altre fonti di impatto e i cambiamenti climatici. Alla posizione europea il mondo della pesca italiano oppone la richiesta di un approccio ecosistemico e di lotta ad ogni forma di inquinamento, come unica via per tutelare il mare e le sue risorse, comprese le comunità costiere e le attività economiche collegate. Ricordando come parlare di sostenibilità non significhi solo confrontarsi con i temi ambientali, ma anche con l’impatto sociale ed economico delle attività.

 

Due piazze per una mobilitazione nazionale

La protesta è nazionale e vedrà due piazze simbolo: Mazara del Vallo e Venezia, in cui si concentreranno i partecipanti. Nel capoluogo lagunare l’appuntamento è alle 10.30 alle fondamenta Le Zattere. “Per testimoniare la sofferenza e la contrarietà della pesca italiana nei confronti di politiche sbagliate che calpestano il diritto al lavoro delle imprese, delle cooperative e dei pescatori – il commento di Paolo Tiozzo, presidente Nazionale di Federcoopesca - Vogliamo dare prova di unità e di forza, facendo sentire la voce delle nostre marinerie che si leva alta per chiedere equità e ragionevolezza. Salviamo la pesca italiana”.
 

Si parla sempre più spesso della nascita di nuove cooperative, come strumento per creare nuovi progetti di lavoro. Oppure per rigenerare aziende in crisi con i cosiddetti "workers buyout": casi celebri sono la cooperativa Fonderia Dante nel veronese o la Greslab in Emilia.

O ancora per creare nuovi modelli economici sostenibili e vicini ai territori, con le cooperative di comunità, da cui possono nascere ad esempio pionieristici progetti in ambito turistico.
Da dove iniziare per creare una nuova cooperativa?

Sicuramente da alcuni aspetti pratici, come il numero di soci fondatori, il capitale sociale iniziale e i necessari adempimenti burocratici. Ma prima di tutto, occorre chiarirsi le idee sulla direzione da intraprendere e su come percorrerla.

 

Sette consigli per creare una nuova cooperativa

Ecco sette utili consigli per chi sta per dare vita ad una nuova impresa cooperativa:

 

  1. Partite dal problema che volete risolvere, non dall’idea che avete in mente;
  2. Focalizzate un problema o bisogno per cui le persone possono aver bisogno oggi;
  3. Concentratevi su un problema che sia nelle vostre corde, ossia a cui possiate in qualche modo essere preparati a trovare una soluzione.
  4. Iniziate a fare test veloci e "leggeri" (lean): prima di elaborare grandi business plan è meglio capire subito se ci sono le potenzialità e l’interesse per partire;
  5. Iniziate a definire bene il modello di business, ossia da dove arriveranno le vostre entrate;
  6. Siate "leggeri" (soprattutto in questa fase storica): imbastite un progetto con costi bassi e snelli;
  7. Concentratevi non solo sul prodotto/servizio, ma anche sui processi: la differenza la farete se saprete curare con attenzione entrambe le dimensioni.

 

Il nostri incubatore di impresa

Avete deciso di provare a mettere in pratica i consigli e se volete davvero dare vita ad una nuova cooperativa?

Venite a conoscere il metodo con cui aiutiamo a costituire un’impresa cooperativa nel nostro incubatore. Basta scriverci a rovigo@confcooperative.it o contattarci ai nostri recapiti.

Da novembre 2023 Confcooperative promuove un corso di 20 ore per gli amministratori e i responsabili di funzione delle cooperative, per acquisire conoscenze e competenze nella gestione dell’impresa.

Nel contesto di incertezza, evoluzione e velocità del cambiamento è fondamentale il ruolo del Consiglio di Amministrazione come guida, indirizzo e monitoraggio nella gestione della Cooperativa. Da questa esigenza nasce il percorso, dedicato nello specifico al mondo cooperativo, con l'obiettivo di ricoprire in modo efficace il ruolo di amministratori e responsabili.

 

Programma del corso

 

1. Il Valore della persona e dell'organizzazione
I valori fondanti della cooperazione: ripartire dai valori e principi percostruire futuro.
20 NOVEMBRE 2023 dalle 9.00 alle 13.00
con Claudia Filippi e con un testimone di settore


2. Le cooperative dal punto divista normativo-giuridico
Il diritto societario per le cooperative; Il ruolo dell'amministratore oggi; Deleghe, poteri e responsabilità degliamministratori di Cooperativa e del Presidente
28 NOVEMBRE 2023 dalle 9.00 alle 13.00
con Giovanni Pedrotti

 

3. La visione strategica per lo sviluppo
La cooperazione tra valori e mutualità vscompetitività ed efficienza: cooperareper competere. Dalla visione strategica al piano di sviluppo pluriennale. Lavorare per obiettivi.
7 DICEMBRE 2023 dalle 9.00 alle 13.00
con Luca Salvaterra

 

4. Elementi di gestione economico-finanziaria
Il bilancio di esercizio: saperlo leggere ecomprendere lo stato di salutedell'impresa per scelte strategicheponderate. G
estire l'analisi dei datiattraverso margini ed indici. Casi studio.

11 DICEMBRE 2023 dalle 9.00 alle 13.00
con Maurizio Feraco

 

5. Organizzazione aziendale
I principi ed i modelli dell'organizzazione aziendale.
L'organizzazione la fanno le persone": relazione tra organizzazione e gestione RU

20 DICEMBRE 2023 dalle 9.00 alle 13.00
con Luca Salvaterra

 

Sede del corso:
Confcooperative Rovigo, Viale Porta Adige, 45/G, Rovigo RO

 

Come partecipare

E' prevista una quota individuale di partecipazione di € 250,00+Iva (sconto del 20% sul 2° e 3° iscritto della stessa impresa).

Possono partecipare al massimo 3 iscritti a cooperativa.
Iscrizioni entro il 15 novembre 2023 utilizzando l'apposito form on line


 

Documenti da scaricare