FAQ

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Confcooperative è l’unica associazione di categoria del movimento cooperativo, articolata in ogni territorio: abbiamo una presenza a Rovigo (ed un ufficio distaccato a Porto Tolle) per essere prossimi alle imprese aderenti sia con le attività di sindacato d’impresa sia con tutti i servizi.

Nel Polesine siamo “la voce della cooperazione” ai tavoli di lavoro e di sviluppo delle progettualità del territorio, nell’interlocuzioni con le parti sociali, economiche e istituzionali.

Abbiamo un Centro Servizi specializzato per l’assistenza alle cooperative nel territorio: non “deleghiamo” queste attività a collaborazioni con altri professionisti in convenzione bensì abbiamo scelto di organizzarci internamente con le migliori professionalità in grado di conoscere tutti gli aspetti particolari delle imprese cooperative.

Se non sei una cooperativa non puoi aderire alla nostra associazione di categoria (che estende però la partecipazione anche alle imprese sociali non in forma cooperativa così come alle imprese collettive di pesca non organizzate in cooperativa).

Puoi però utilizzare tutti i servizi tecnici che erogano le nostre società dei servizi e che già svolgiamo anche per imprese non cooperative, professionisti, organizzazioni di terzo settore ed enti pubblici.

Se vuoi approfondire i nostri servizi vai qui o fissiamoci un appuntamento.

“Con le assemblee di approvazione del bilancio di esercizio del 2020 che le organizzazioni faranno questa primavera, le cooperative sociali e tutti gli enti non profit dovranno presentare anche il bilancio sociale: come Confcooperative siamo pronti a supportare tutti gli enti che avessero bisogno di aiuto a rispettare questo nuovo ed importante obbligo di rendicontazione sociale” così Simone Brunello, direttore provinciale di Confcooperative, commenta l’entrata in vigore del nuovo adempimento previsto dalla Legge del Terzo Settore.

 

Il bilancio sociale diventa obbligatorio

 

La nuova disciplina dell’impresa sociale (decreto legislativo 112/2017) stabilisce infatti per le cooperative sociali, le imprese sociali, le associazioni e tutti gli enti del terzo settore l’obbligo di redazione del Bilancio Sociale, seguendo apposite linee guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Le linee guida sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 9 agosto 2019 ai sensi di quanto previsto dalla riforma del terzo settore e dell’impresa sociale.

Si è pertanto chiarito che l’obbligo di redazione si applica a partire dalla redazione del Bilancio Sociale relativo al primo esercizio successivo a quello in corso alla data della pubblicazione. In altre parole, dovrà essere approvato nel 2021 quello relativo al 2020.  

Simone Brunello Confcooperative Rovigo

 

Il servizio di Confcooperative per il bilancio sociale


“La nostra organizzazione ha da tempo un’apposita piattaforma per agevolare questo adempimento – continua Brunello – che è in questo momento in fase di ristrutturazione per aggiornarla alle nuove disposizioni previste proprio da queste e sarà messa a disposizione gratuitamente a tutte le cooperative sociali ed enti del terzo settore interessati a partire dal 22 marzo 2021".


Nel frattempo Confcooperative Federsolidarietà organizzerà dei webinar formativi gratuiti che verranno lanciati già nelle prossime settimane, in cui verranno presentate le caratteristiche della nuova Piattaforma, l’organizzazione delle aree per l’inserimento dei contenuti e le modalità attraverso cui costruire il proprio Bilancio Sociale.


“Cercheremo di facilitare la qualità della navigazione nella piattaforma e prevedere un percorso guidato che assisterà l’utente nella compilazione e per quanti fossero interessati possiamo completare la proposta con servizi mirati a sostenere le imprese e associazioni del terzo settore rispetto a queste necessità di rendicontazione sociale”, conclude Brunello.


In questo momento, in cui si parla tanto di sostenibilità, anche sociale, l’obbligo di rendicontazione degli impatti sociali prodotti è senz’altro un passaggio storico e un segno di trasparenza e innovazione.

 

Hai bisogno di supporto sul bilancio sociale?


Chi fosse interessato a seguire la campagna di compilazione del Bilancio Sociale può visitare la sezione "Servizi" oppure contattarci presso la nostra sede di viale Porta Adige, 45/G (tel. 0425 21 667 - rovigo@confcooperative.it) per concordare un appuntamento.

 

 

 

 

 

C'è una novità importante per le cooperative, i comuni e i cittadini che beneficiano di molti servizi gestiti in convenzione: con le nuove Linee guida del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ora gli amministratori locali potranno scegliere il principio della "sussidiarietà orizzontale", ossia di collaborare con realtà legate al territorio, anziché la regola della sola concorrenza economica.

 

Lo comunica Confcooperative Rovigo, in una lettera della presidente Cristina Santi, inviata in questi giorni alle amministrazioni locali. Lettera che dà voce alle molte cooperative della provincia che vedono in questa novità legislativa la possibilità di valorizzare finalmente la sussidiarietà e la collaborazione tra gli enti.

Non è un mistero, infatti, che il principio della "cieca concorrenza di mercato" finisca spesso per favorire competitor geograficamente lontani, non certo in base alla qualità dei servizi. "Le recenti aggiudicazioni di gare d'appalto - scrive la presidente di Confcooperative Federsolidarietà - relative ad importanti servizi quali asili nido comunali, accompagnamento socio educativo, assistenza domiciliare, centro antiviolenza, hanno avuto come vincitrici cooperative geograficamente lontane".
E non si tratta semplicemente di scarsa competitività delle realtà locali. Anche perché, come evidenzia Santi, "nel mentre alcune scelte politiche portano alla fine di esperienze cooperative locali, dall'altro le nostre stesse cooperative sociali locali sono sovente chiamate in causa da amministratori, chiedendo collaborazioni in progetti di reinserimento lavorativo".


Ora, però, le amministrazioni locali hanno la possibilità di utilizzare strumenti di gestione dei servizi basati sulla collaborazione. Il decreto pubblicato dal Ministero il 31 marzo scorso, ossia le Linee guida sull’applicazione del Codice del Terzo settore, è molto chiaro: la scelta degli strumenti è “un’opzione politica propria della pubblica amministrazione” che può privilegiare il principio della concorrenza “o, in alternativa – recita il testo – il principio di sussidiarietà orizzontale”. Testo che recepisce una sentenza della Corte costituzionale, che puntava proprio a “smorzare la dicotomia conflittuale tra i valori della concorrenza e quelli della solidarietà”.
In altre parole, le amministrazioni locali possono liberamente scegliere. Da qui l’appello di Confcooperative Rovigo ad un confronto, per avviare una nuova stagione di relazioni basata sul modello della collaborazione: “Più adatto e coerente con uno sviluppo sostenibile, economico e di welfare – scrive Santi – del territorio polesano e delle comunità locali”.