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Come cambiano i rapporti tra le pubbliche amministrazioni e gli Enti del terzo settore con le nuove Linee Guida pubblicate dal Ministero delle Politiche sociali?

In un webinar gratuito facciamo il punto sulle principali novità per le coprogettazioni, le convenzioni degli enti pubblici con le associazioni di volontariato e di promozione sociale, per il trasporto sanitario. E ancora, sulla trasparenza e la pubblicità.

 

Pubbliche amministrazioni e Terzo Settore: le linee guida

Martedì 20 aprile 2021, dalle 14.30 alle 16.00 sulla piattaforma Gotowebinar, Confcooperative propone un focus sulle nuove Linee guida, per capire come cambieranno i rapporti degli Enti del terzo settore con il pubblico.

  • Introduce: Vincenzo De Bernardo, direttore Confcooperative Federsolidarietà.
  • Intervengono: Alessandro Lombardi, direttore generale Terzo Settore del Ministero del Lavoro; Emilio Emmolo, Confcooperative Federsolidarietà;
  • Conclusioni: Stefano Granata, presidente Confcooperative Federsolidarietà.

 

Iscrizioni e informazioni utili

Il webinar è gratuito. Per maggiori informazioni o per richiedere l'iscrizione, utilizzare questo form.

L'appuntamento è rivolto alle Cooperative, ma più in generale agli Enti del terzo settore, alle Organizzazioni di volontariato, alle Associazioni di promozione sociale interessate a conoscere meglio i contenuti delle Linee guida.

 

Le linee guida del Ministero

Le nuove Linee guida  sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed Enti del Terzo Settore sono definite dal decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 72 del 31 marzo 2021, a seguito dell'intesa sancita in Conferenza Unificata.

Riguardano l'applicazione della disciplina del Titolo VII, agli articoli 55-57, del Codice del Terzo Settore (decreto legge 117/2017) e intendono offrire un quadro condiviso di analisi degli strumenti per la coprogrammazione, la coprogettazione, le convenzioni con le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, nonché per il trasporto sanitario d’emergenza. Le Linee Guida, inoltre, approfondiscono le misure di trasparenza e pubblicità dei suddetti istituti.

Inoltre, forniscono un supporto alle pubbliche amministrazioni che, nell'ambito della loro autonomia, sono chiamate ad applicare le norme del Codice sul coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore.

C'è una novità importante per le cooperative, i comuni e i cittadini che beneficiano di molti servizi gestiti in convenzione: con le nuove Linee guida del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ora gli amministratori locali potranno scegliere il principio della "sussidiarietà orizzontale", ossia di collaborare con realtà legate al territorio, anziché la regola della sola concorrenza economica.

 

Lo comunica Confcooperative Rovigo, in una lettera della presidente Cristina Santi, inviata in questi giorni alle amministrazioni locali. Lettera che dà voce alle molte cooperative della provincia che vedono in questa novità legislativa la possibilità di valorizzare finalmente la sussidiarietà e la collaborazione tra gli enti.

Non è un mistero, infatti, che il principio della "cieca concorrenza di mercato" finisca spesso per favorire competitor geograficamente lontani, non certo in base alla qualità dei servizi. "Le recenti aggiudicazioni di gare d'appalto - scrive la presidente di Confcooperative Federsolidarietà - relative ad importanti servizi quali asili nido comunali, accompagnamento socio educativo, assistenza domiciliare, centro antiviolenza, hanno avuto come vincitrici cooperative geograficamente lontane".
E non si tratta semplicemente di scarsa competitività delle realtà locali. Anche perché, come evidenzia Santi, "nel mentre alcune scelte politiche portano alla fine di esperienze cooperative locali, dall'altro le nostre stesse cooperative sociali locali sono sovente chiamate in causa da amministratori, chiedendo collaborazioni in progetti di reinserimento lavorativo".


Ora, però, le amministrazioni locali hanno la possibilità di utilizzare strumenti di gestione dei servizi basati sulla collaborazione. Il decreto pubblicato dal Ministero il 31 marzo scorso, ossia le Linee guida sull’applicazione del Codice del Terzo settore, è molto chiaro: la scelta degli strumenti è “un’opzione politica propria della pubblica amministrazione” che può privilegiare il principio della concorrenza “o, in alternativa – recita il testo – il principio di sussidiarietà orizzontale”. Testo che recepisce una sentenza della Corte costituzionale, che puntava proprio a “smorzare la dicotomia conflittuale tra i valori della concorrenza e quelli della solidarietà”.
In altre parole, le amministrazioni locali possono liberamente scegliere. Da qui l’appello di Confcooperative Rovigo ad un confronto, per avviare una nuova stagione di relazioni basata sul modello della collaborazione: “Più adatto e coerente con uno sviluppo sostenibile, economico e di welfare – scrive Santi – del territorio polesano e delle comunità locali”.