"Salviamo la pesca!" Confcooperative sostiene i pescatori

"Salviamo la pesca!" Confcooperative sostiene i pescatori

Il mondo della pesca protesta sabato 12 giugno a Venezia e Mazara contro le nuove restrizioni europee. Confcooperative Rovigo è a fianco delle cooperative e dei pescatori

mercoledì 9 giugno 2021

Sabato 12 giugno tutto il mondo della pesca si ferma per protesta contro la decisione della Commissione Europea di ridurre ancora i giorni annui di attività in mare. Una sollevazione, al grido di “Salviamo la pesca”, che coinvolge anche il Polesine e che vede la presa di posizione di Confcooperative Rovigo a fianco dei pescatori.

 

La cooperazione è vicina al mondo della pesca

“Il mondo della pesca è importante non solo perché rappresenta di per sé un importante settore dell’economia – commenta Marco Spinadin di Federagripesca Veneto (nella foto) – ma soprattutto perché è strettamente collegato ad altri comparti, come il turismo e la ristorazione, vitali per il tutto tessuto economico”.
Comparti che a livello locale sono parte dell’identità stessa del Delta e di tutto il territorio polesano. Sono una ventina le cooperative di pescatori affiliate a Confcooperative Rovigo. “Ma è tutto il mondo della cooperazione polesana ad essere vicino ai colleghi cooperatori e operatori della pesca in questa essenziale battaglia per la sopravvivenza”, commenta Simone Brunello, direttore di Confcooperative Rovigo.

 

Il perchè della protesta

La mobilitazione di sabato nasce dalle nuove restrizioni alla pesca previste dalle politiche europee, in particolare dall’approvazione del regolamento per la gestione delle risorse per il Mediterraneo occidentale, che fissa di fatto al 40% la riduzione dell’attività di pesca entro il 2024, come segnalato dall’Alleanza delle cooperative italiane. Una riduzione che si aggiunge al 20% già imposto in tre anni alla pesca italiana e alla demolizione della flotta di oltre il 16% in un decennio.
Lo stato degli stock ittici del Mediterraneo, spiegano i promotori, è imputato interamente alle attività di cattura e in particolare alla pesca a strascico, senza considerare le altre fonti di impatto e i cambiamenti climatici. Alla posizione europea il mondo della pesca italiano oppone la richiesta di un approccio ecosistemico e di lotta ad ogni forma di inquinamento, come unica via per tutelare il mare e le sue risorse, comprese le comunità costiere e le attività economiche collegate. Ricordando come parlare di sostenibilità non significhi solo confrontarsi con i temi ambientali, ma anche con l’impatto sociale ed economico delle attività.

 

Due piazze per una mobilitazione nazionale

La protesta è nazionale e vedrà due piazze simbolo: Mazara del Vallo e Venezia, in cui si concentreranno i partecipanti. Nel capoluogo lagunare l’appuntamento è alle 10.30 alle fondamenta Le Zattere. “Per testimoniare la sofferenza e la contrarietà della pesca italiana nei confronti di politiche sbagliate che calpestano il diritto al lavoro delle imprese, delle cooperative e dei pescatori – il commento di Paolo Tiozzo, presidente Nazionale di Federcoopesca - Vogliamo dare prova di unità e di forza, facendo sentire la voce delle nostre marinerie che si leva alta per chiedere equità e ragionevolezza. Salviamo la pesca italiana”.